giovedì 8 ottobre 2009

IL RITORNO DI JAFAR













Si dice che sia tornato, non era mai andato via. Tramava nell'ombra aspettava il momento. Ha cercato di impossessarsi del corpo e della poca mente di un mentecatto. La cosa non gli è riuscita, ma ci è andato molto vicino. Ora opera da solo, nel buio del suo antro, scrive, informa e disinforma. Forse minaccia e aspetta di materializzarsi. Gli adepti si muovono circospetti, lo evocano e lo bramano. Si muovono nella notte, camminano rasentando i muri. Si sussurrono l'un l'altro: "è tornato, torneremo"

mercoledì 2 settembre 2009

ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA



Era una serata buia e tempestosa quell'11 febbraio del 1999. Lo era veramente
. Nevicava e nevicava. Lo strato di neve sulle strade cresceva in fretta e i mezzi spazzaneve avevano grandi difficoltà a garantire un minimo di percorribilità. Chi poteva rimaneva al caldo davanti al caminetto, cenando e magari guardando la TV. Serata da lupi, ma anche quelli si guardavano bene dal farsi vedere in giro.
I lupi no, ma qualche coyote si.
Mentre una minoranza di uomini debosciati, incapaci di fare proposte e soprattutto gran rompip...... rimanevano rannicchiati nei loro lettini, un intrepido manipolo di audaci, incuranti del pericolo, ormai avezzi ad ogni tipo di intemperie, insensibili a qualunque richiamo alla ragionevolezza

si mettevano in marcia intrepidi e fieri, sopratutto coscienti o meglio incoscienti verso un luogo imprecisato, per compiere l'ennesima missione. Una missione difficile, come tutte quelle precedenti. Una missione dalla quale dipendeva la vita o meglio la morte di quel luogo. Una missione che non poteva aspettare oltre. Non si poteva aspettare che arrivasse il giorno, magari con un pallido sole e che le strade fossero riaperte e soprattutto che quell'insignificante minoranza di seccatori potesse unirsi al gruppo per poi, come al solito, lasciarsi andare a ridicole e intempestive osservazioni sull'opportunità delle scelte che si dovevano fare.
Gli audaci la compirono: resero più leggere le casse della comunità per ben 530 milioni per l'acquisto di qualcosa che non sarebbe servito mai a nulla.

Era proprio una sera tempestosa ma ancor di più buia, molto buia!.

In questa storia però mancano alcuni elementi che potrebbero lasciare perplesso il lettore: dove e a che ora si incontrò l'intrepido manipolo? Sopratutto giunsero tutti alla meta o arrivarono in ordine sparso e qualcuno arrivò con qualche tempo di ritardo o qualche altro non arrivò per nulla?
E se tutta la storia fosse scaturita dalla fervida fantasia di uno occulto regista? Ma noi immorali lettori non lo sapremo mai.

"Buonamorte" a tutti


venerdì 28 agosto 2009

SPIGOLATURE

Giovanni Carletti è stato sindaco di San Leo dal 1980 al 1985, consigliere comunale dal 1985 al 1994 e nuovamente sindaco dal 1994 al 2005

Mombaroccio è un comune in provincia di Pesaro-Urbino di 28 kmq e con 1755 abitanti censiti nel 2001 ad oggi saliti a 2048
(notizie tratte dal sito internet del Comune di Mombaroccio)

IL MISTERO DELLE "TESTE PESANTI"

Chi sono le "teste pesanti"? Sicuramente non è un refuso di scrittura. Non volevo dire "teste pensanti" intese come coloro che hanno qualcosa da dire e quel po' che hanno da dire lo espongono con una certa capacità di pensiero. Prima di dire quello che dicono sono almeno umili di informarsi su quello che dicono. Di solito hanno la buona abitudine di confrontarsi con gli altri e sono capaci di cambiare le proprie idee quando si accorgono che forse non sono proprio le migliori.
Le "Teste Pesanti" no! Non sono tutto questo. Sono coloro che caracollano da un bar all'altro di questo delizioso paese trascinandosi dietro quel peso enorme che si appoggia sul loro collo; quella palla da bowling sulla quale sono praticati dei fori che permettono a costoro di vedere e purtroppo anche di parlare. O meglio sparlare e far finta di avere una qualche capacità di critica che di solito è collegata a una qualche capacità di comprensione che in tali soggetti risulta del tutto assente. Costoro danno il meglio di se però quando scrivono. Peccato che non abbiano  imparato a farlo fino in fondo: nonostante una certa età non sanno ancora fare la loro firma.